Campioni istologici buone pratiche ed avvertenze - vetlabor

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CAMPIONI ISTOLOGICI: buone pratiche ed avvertenze

1) Contenitore campione:
Il campione deve essere posto in contenitori di plastica a bocca larga e capiente, con tappo ermetico (la formalina è nociva per inalazione e contatto). I tessuti e/o organi una volta fissati sono rigidi, se in contenitore inadatto il campione può subire danni al momento dell’estrazione. NON UTILIZZARE provette, flaconi o barattoli stretti, in quanto non permettono una buona fissazione del campione e ne rendono difficoltosa l’estrazione.

2) Fissativo:

Il fissativo istologico più utilizzato è la formalina al 4% tamponata (pH 7.2). Il volume ottimale di formalina deve essere 10 volte il volume del campione, data la lentezza nel fissare i tessuti (circa 1 cm di spessore al giorno) per campioni di dimensioni rilevanti (spessore superiore a 5 cm) è consigliabile praticare un taglio a tutto spessore nel mezzo. SOLO IN CASI DI EMERGENZA quali mancanza di un volume adeguato di formalina o mancanza di contenitore appropriato è possibile porre il campione in altro recipiente o vaschetta in soluzione fisiologica o ringer lattato addizionando un antibiotico (anche pennicillinico) in ragione del 1% del volume di soluzione e 1% di formalina conservando a 4° C. Tale procedura consente di conservare e prevenire i fenomeni autolitici per 24-48 ore, tempo più che sufficiente per il ritiro da parte nostra.

3) Consigli:

  • Nel caso di escissioni chirurgiche è consigliabile inviare l'intero campione asportato per poter avere dati più completi.

  • Per escissioni tumorali è possibile identificare eventuali margini chirurgici utilizzando ad esempio punti di sutura o facendo tagli riconoscibili sul margine. Nel caso si richieda il controllo istologico dei margini specificare bene l’identificazione degli stessi nel modulo di richiesta.

  • I contenitori devono essere muniti di etichetta riportante il nome del proprietario o del paziente e del veterinario richiedente. L’etichetta può essere fatta anche con un pezzo di cerotto da medicazione scrivendo a matita (indelebile ad acqua e formalina).

  • In caso di escissioni da zone diverse del corpo separare sempre i relativi campioni utilizzando barattoli diversi e specificando il contenuto in etichetta. Nel caso di tumori in cui vengano asportati anche i linfonodi regionali gli stessi possono essere messi nello stesso contenitore.

  • Le richieste di campione istologico devono essere compilate meticolosamente riportando il segnalamento completo del paziente (specie, razza, sesso, età, sterilizzato o fertile) e una descrizione accurata della lesione o escissione, i campioni mancanti di tali dati non saranno processati fino alla pervenuta notifica degli stessi con i conseguenti ritardi dei tempi di refertazione. Tali informazioni consentiranno la creazione di una banca dati con successivi studi sull’incidenza e frequenza delle diverse patologie.


4) Curiosità:
Vecchi manuali riportano come fissativo la formalina al 10%, in realtà era una soluzione al 4%. La dicitura 10% era dovuta al fatto che la formalina concentrata era al 40% e veniva diluita al 10% con acqua. La formalina al 40% non si trova praticamente più in commercio data la scarsa stabilità che portava alla formazione di precipitati. Attualmente in commercio è di più facile reperibilità la formalina al 24%, il che vuol dire diluire di 6 volte con acqua o fisiologica o ringer, quindi per ogni volume di formalina si aggiungono 5 volumi di acqua.

* Il laboratorio si riserva la facoltà di non processare campioni non adeguatamente trattati e conservati.

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